PESCARA – In merito alla dichiarata intenzione del Comune di Pescara di applicare, nel corso del corrente anno, un Contributo Unico per il Turismo (imposta di soggiorno) a tutte le strutture ricettive cittadine, ed a seguito dell’incontro sul tema tenutosi la scorsa settimana in Comune, Federalberghi/Confcommercio e Assoturismo/Confesercenti si trovano concordi nel considerare applicabile una tale imposta purche’ – affermano in una nota congiunta – essa sia realmente volta ad un reale sviluppo turistico della nostra destinazione, stimolando cioe’ una domanda che ad oggi e’ molto debole ed assolutamente insufficiente a sostenere il settore della ricettivita’ e, piu’ in generale, del turismo.
Perche’ cio’ avvenga senza traumi, l’applicazione di una tale imposta, a nostro modo di vedere, dovra’ necessariamente essere subordinata all’avveramento dei seguenti punti: che il Comune di Pescara si doti di un Piano Marketing territoriale condiviso e credibile, impegnandosi ad adottarlo e ad utilizzare i flussi finanziari provenienti dall’applicazione del Cut unicamente, e con la massima trasparenza, per l’attuazione delle linee di investimento indicate dal Piano stesso; che il Cut sia applicato per importi non superiori ad 1 euro per persona e per notte e che rimanga fisso per 3 anni; che si effettuino incontri con rappresentanti della ricettivita’ extra-alberghiera, Airbnb, Booking ecc. volti a siglare accordi in cui detti portali si obblighino a far applicare il Cut a tutte le strutture ricettive extra-alberghiere cittadine aderenti, non diversamente controllabili; che, prima dell’applicazione del Cut, si riporti il litorale pescarese alla completa balneabilita’.
Si ritiene infatti che la piena balneabilita’ del litorale – sottolineano le associazioni – sia un prerequisito per un qualsivoglia sviluppo turistico dell’area, senza il quale sarebbe assolutamente controproducente e disastrosa l’applicazione di un’imposta che avrebbe, al pari della non balneabilita’, il potere di far fuggire i turisti, anziche’ attrarli. A proposito di questo ultimo punto, le associazioni che di dichiarano seriamente preoccupate per i recenti dati invernali sulla presenza di colibatteri nelle acque, intendono sostenere il Comune nella sua azione di progressivo disinquinamento del fiume Pescara, nella consapevolezza che non e’ sufficiente, per avere un risultato certo, ultimare prima dell’estate i lavori di avvio al depuratore del collettore TK15, che pur si sta realizzando, sulla golena nord di Pescara.
Cio’ che veramente preoccupa sono infatti i dati sui valori di inquinamento a monte del depuratore cittadino, valori fortemente oltre soglia, e che sono da imputare a scarichi al fiume provenienti dai Comuni limitrofi negli ultimi 20 km circa di asta fluviale. A tale scopo Federalberghi/Confcommercio e Assoturismo/Confesercenti chiedono al presidente della Regione Abruzzo di farsi immediatamente parte attiva nel convocare una riunione con tutti gli ‘attori’ coinvolti, allo scopo di attivare tempestivamente, ciascuno nel proprio territorio, le azioni necessarie al ripristino della balneabilita’ di Pescara, nella convinzione che, se dovesse riproporsi un inizio di stagione con dati negativi su Pescara, l’intera costa abruzzese ne avrebbe un notevole nocumento.