PESCARA – Dopo i mesi estivi considerati particolarmente “duri” dal punto di vista lavorativo, i sindacati che rappresentano i lavoratori della polizia municipale di Pescara, Diccap/Sulpm, Csa e Cisl, hanno proclamato lo stato di agitazione con contestuale richiesta al Prefetto dell’attivazione del tavolo di raffreddamento. La decisione e’ stata presa da una assemblea del personale del Corpo di Polizia Municipale e si tratta solo di un primo passo verso eventuali iniziative di lotta, non ultimo lo sciopero con relativa manifestazione – dicono.
L’elemento centrale della vertenza riguarda l’aggravio dei turni di lavoro sostenuto in particolare negli ultimi mesi e la contemporanea carenza di personale che si e’ determinata a seguito della esclusione di molti turnisti dal turno serale. Una decisione, questa, che viene definita discutibile. Inutili, fino ad oggi, i tentativi di conciliazione esperiti con il Comune. Solo il grande senso del dovere e di responsabilita’ che ha sempre contraddistinto il personale della polizia municipale ha consentito, dicono sempre i sindacati, che i servizi potessero essere affrontati. Le tre sigle segnalano inoltre che con il contratto collettivo decentrato integrativo scaduto l’amministrazione ha ritenuto di andare a modificare unilateralmente e senza confronto con i lavoratori, le Rsu e sindacati, la modalita’ di articolazione dell’orario di lavoro.