SANTA TERESA DI SPOLTORE – Una vera e propria tragedia familiare si è consumata questa mattina nel pescarese. Un anziano ha ucciso la moglie di 85 anni, colpendola con un martello alla testa e successivamente si è gettato nel fiume. E’ successo a Santa Teresa di Spoltore. La donna, Eleonora Pierfelice, gravemente ferita, è stata inizialmente soccorsa dal personale del 118 e condotta in ospedale con il cranio sfondato, ma per lei poi non c’è stato nulla da fare. Si è invece cercato di recuperare il marito Domenico Ranalli, 89 anni, ma senza successo, morto anche lui.
Si ignorano al momento le cause dell’accaduto. La tragedia si e’ verificata in via Aterno 14, nell’abitazione dei due. In base ad una prima ricostruzione dei carabinieri di Pescara, alle 7.25 l’uomo ha chiamato al telefono la figlia Giuseppina, casalinga di 64 anni, che vive in zona, spiegando di aver ucciso la madre e di volersi uccidere, e la donna si e’ rivolta ai carabinieri lanciando l’allarme. Arrivando sul posto i militari dell’Arma hanno trovato l’anziana ferita, condotta in ospedale e morta successivamente. In camera da letto e’ stato trovato un martello, posto sotto sequestro, che potrebbe essere l’arma del delitto.
Quindi ha raggiunto il fiume e si e’ lasciato andare. Ha lasciato un biglietto che ora e’ nelle mani dei carabinieri. Nel biglietto, scritto in maniera confusa, l’uomo ha confermato quanto detto alla figlia e ha chiesto scusa. Allegati al foglio anche dei soldi. I carabinieri hanno avviato le ricerche dell’anziano e trovato, verso le 8, la Fiat Panda dell’omicida nel parcheggio del centro commerciale Mall di Cepagatti. Il cadavere dell’uomo e’ stato individuato nelle acque del fiume Pescara. Prima di gettarsi si e’ legato le mani dietro alla schiena e si e’ ancorato ad un albero per essere sicuro di annegare e di non essere trascinato via dalla corrente.
La donna era affetta da una malattia neurologica degenerativa e potrebbe essere stato questo a generare il gesto dell’anziano. I carabinieri parlano di “folle amore e nello stesso tempo disperazione. Comunque una tragedia umana”, commenta il capitano Scarponi. Sul posto, sotto casa, il sindaco Luciano Di Lorito.