FRANCAVILLA AL MARE – Meno di mille euro di affitti arretrati, un paio di mensilità in pratica e una discussione finisce in tragedia a Francavilla al Mare. Monia Di Domenico, psicologa 45 enne di Pescara originaria di Corropoli è stata uccisa dall’inquilino del suo appartamento in in Via Monte Sirente al confine tra Pescara e Francavilla al Mare.
L’uomo, Giovanni Iacone, 48 anni, di origini abruzzesi ma nato a Firenze, è avrebbe confessato nel corso dell’interrogatorio effettuato dal PM Giuseppe Falasca.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, anche grazie alla testimonianza di un vicino di casa, Monia Di Domenico che viveva a Pescara, nel pomeriggio di ieri poco dopo le ore 17 aveva raggiunto l’ appartamento di via Monte Sirente per chiedere al suo inquilino il pagamento degli affitti arretrati, circa mille euro.
Alla richiesta dei soldi sarebbe nata una discussione poi degenerata. L’uomo infatti l’avrebbe colpita prima con un oggetto contundente, probabilmente un posacenere, e poi ferita a morte alla gola con un pezzo di vetro di un tavolino andato in frantumi nella colluttazione.
Giovanni Iacone, di origini abruzzesi, nato a Firenze 48 anni fa, con un passato da cuoco e pizzaiolo, separato con quattro figli, attualmente si arrangiava con lavori saltuari per arrivare a fine mese, è stato sorpreso dai Carabinieri mentre cercava di nascondere il cadavere nella mansarda. L’uomo infatti avrebbe avvolto il corpo di Monia in un lenzuolo bianco e poi portato in spalla fino al quarto piano della palazzina per tentare di occultarlo o probabilmente per depistare le indagini.
A chiamare i Carabinieri di Francavilla un vicino di casa allarmato dalle grida della donna. Le ultime parole che ha sentito attraverso le pareti del suo alloggio, “Aiuto, aiuto… fermati” e poi il silenzio. Sul posto i primi ad intervenire sono stati i Carabinieri della Compagnia di Chieti e della stazione di Francavilla, rispettivamente agli ordini del maggiore Federico Fazio e del luogotenente Antonio Solimini che hanno provveduto a portare in caserma il 48enne. In un lungo interrogatorio alla presenza del Pm Falasca l’assassino avrebbe confessato.
Nell’abitazione sono intervenuti oltre al pm anche il medico legale Cristian D’Ovidio per l’ispezione cadaverica e gli uomini del Nucleo investigativo per i rilievi tecnici. L’Appartamento è stato posto sotto sequestro conservativo. Nei prossimi giorni, anche in base ai risultati dell’esame autoptico, i carabinieri faranno un nuovo sopralluogo. Nell’abitazione sono state repertate le schegge del tavolino in vetro andato in frantumi nella colluttazione. Ed è proprio uno di quei pezzi di vetro che avrebbe causato la ferita mortale al collo di Monia Di Domenico. Secondo quanto riferito infine da alcune persone presenti sul luogo dell’omicidio, la psicologa che lavorava come libera professionista a Villa Serena, oggi avrebbe dovuto prendere un aereo per Parigi. Monia amava viaggiare, raccontano infatti alcuni amici, ed aveva girato il mondo.