AMATRICE – Paesi rasi al suolo, cumuli di macerie. Almeno 63 morti, decine di dispersi e centinaia di feriti. “E’ un dramma, un macello”, dice Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, in provincia di Rieti. Un paese devastato dalla scossa di magnitudo 6.0 avvenuta alle 3.36, che ha travolto anche Accumoli – sempre in provincia di Rieti -, Arquata, in provincia di Ascoli Piceno, e la sua frazione Pescara del Tronto. Anche questa scomparsa.
L’epicentro del sisma – avvertito in Abruzzo,Umbria, Lazio ed Emilia Romagna – è stato a 4 chilometri di profondità nei pressi ad Accumoli, dove la situazione è “drammatica – dice il primo cittadino Stefano Petrucci -. Continuano ad esserci persone nelle macerie accertate e chissà quante ancora non accertate”. E la previsione per le prossime ore è ancora più allarmante.
“La strada di Amatrice è piena di macerie – ha detto Paolo Crescenzi, responsabile della protezione civile della Valle del Velino, la prima a essere intervenuta nel paese colpito dal sisma -. Prima bisogna pulire le strade e poi si può prestare i soccorsi. La fase critica deve ancora arrivare e sarà quando riusciremo a entrare nelle case implose su se stesse. Sarà allora che troveremo i cadaveri. Questa seconda fase potrà cominciare già questa sera perché i lavori procedono veloci ma sarà soprattutto domani e dopodomani”.
L’area è classificata ad alta pericolosità e per il sismologo Enzo Boschi, ex Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, c’è il rischio di una seconda forte scossa. La protezione civile chiede di evitare il volontariato spontaneo, mentre l’Avis Provinciale di Rieti scrive su facebook che serve sangue di tutti i gruppi sanguigni per aiutare i feriti. E’ possibile donare dalle 8 alle 11, all’ospedale de Lellis di Rieti portando con sé documento di identità e codice fiscale.
Una seconda scossa di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4:33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Il forte terremoto più recente, di magnitudo 5.9, ha colpito Norcia nel 1979, altri forti terremoti sono avvenuti fra ‘600 e ‘700. Il più violento, di magnitudo stimata 7, colpì Norcia e Cascia nel gennaio 1703. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio sono attesi sul posto. Facebook ha attivato il suo servizio “Safety check“, che consente agli utenti di segnalare che sono in sicurezza in caso di pericolo.
I Paesi colpiti dal sisma: Amatrice e Accumoli – Delle vittime del terremoto accertate finora, 35 – scrive l’Ansa – si sono avute ad Amatrice, che risulta quindi il Comune allo stato più colpito. Lo scenario di Amatrice è di totale devastazione, il centro storico della città della cittadina sabina è letteralmente in rovina.
Il paese è diviso letteralmente in due dalle macerie e i soccorritori depositano le salme in due punti distinti: a nord e a sud del paese. Nella zona nord, che proviene dalla Salaria, le salme sono al momento 14 e sono depositate in un cortile; nella zona sud, che proviene dall’Aquilano, 21, sono nel cortile di una scuola. Sette invece i morti ad Accumoli. E’ stato concluso il recupero della intera famiglia che ha perso la vita tra le macerie. Si tratta di Andrea Tuccio, della moglie Graziella Torrone e dei figli piccoli Riccardo e Stefano di 8 anni e di 7 mesi. Oltre loro si registrano altri 3 morti e 4 dispersi, questi tutti nella frazione di Illica (Rieti). Ad Accumoli è stato invece estratto vivo dalle macerie Luciano Peri.
Arquata e Pescara del Tronto – Sono 20 invece le vittime nelle Marche, nella zona di Arquata del Tronto. Tutte le salme sono state portate nell’obitorio di Ascoli Piceno. “Si continua a scavare – dicono i soccorritori – ma purtroppo cresce la richiesta di bare e sacchi mortuari”. “A Pescara del Tronto potrebbero esserci una decina di dispersi ma non è facile avere un quadro preciso – ha detto il sindaco di Arquata del Tronto Alessandro Petrucci -. In questo periodo oltre ai residenti qui c’è chi torna in paese per trascorrere le vacanze e il centro si ripopola. La situazione è drammatica, un vero disastro – ha proseguito -. A darci una mano nei soccorsi stanno arrivando squadre anche da altre regioni. La nostra frazione non c’è più”.