PESCARA – Il calvario del Pescara è finito. Finalmente. I biancazzurri chiudono il campionato al sedicesimo posto con 48 punti alle spalle di Brescia e Cremonese. Il peggiore torneo di B del Delfino dal 2010 – 11. Alla fine sono 11 vittorie, 15 pareggi, 16 sconfitte, 50 gol fatti, 64 subiti. Quarta difesa più perforata. Peggio hanno fatto Foggia ( 68 ), Pro Vercelli ( 70 ), e Ternana ( 77 ).
Prima dell’ esonero, Zeman aveva conquistato 36 punti in 28 partite facendo il massimo con poco. Appena 12 nelle successive 14 gare con Epifani ( 1 punto in 5 partite ) e Pillon ( 11 punti in 9 sfide ). Questi i numeri che, in quanto tali, sono inconfutabili e rappresentano delle certezze.
Pillon ha avuto l’indubbio e significativo merito di rivitalizzare la squadra e il buon senso di ripartire dal parecchio di buono lasciato dal boemo : sistema di gioco e preparazione atletica. Naturalmente, il tecnico di Preganziol ci ha messo anche del suo trovando, per esempio, la quadra a centrocampo e migliorando la qualità del gioco. Il tutto reso possibile da un clima di serenità, imprescindibile per il lavoro di qualsivoglia allenatore. Pillon potrebbe essere riconfermato come scelta più logica. Ora la parola spetta alla società. Tra qualche giorno ci sarà il rompete le righe e poi necessariamente si dovrà pensare al futuro.