CITTA’ SANT’ANGELO – E’ passato solo un anno dalla tragica esplosione di Citta’ Sant’Angelo. Un episodio analogo a quello di Tagliacozzo in cui persero la vita cinque persone. Come oggi, anche l’altra volta l’esplosione ci fu proprio nel mese di luglio. Nella frazione di Villa Cipressi saltò in aria la fabbrica di fuochi d’artificio dei fratelli Di Giacomo.
Alle 10,25 di quella drammatica mattina esplosero circa cento quintali di materiale esplodente. Calcinacci, fiamme e vetri rotti ricaddero in un raggio di cinque chilometri. Lo scoppio sventro’ una collina e rase al suolo sette depositi.
Pesantissimo il bilancio: nell’esplosione morirono un ragazzo di 22 anni, Alessio Di Giacomo, il titolare Mauro Di Giacomo, 45 anni (papa’ di Alessio), suo fratello Federico, 50, e il nipote (figlio di un altro fratello) Roberto Di Giacomo, 39 anni. Tre mesi dopo la quinta vittima: Maurizio Berardinucci, vigile del fuoco di 49 anni morto al policlinico Gemelli di Roma dopo mesi di sofferenza e lotta contro le ustioni. Berardinucci faceva parte della prima squadra di soccorso che raggiunse il luogo della tragedia e fu investito da una degli scoppi che seguirono la prima esplosione.