PESCARA – Sei mesi di interdizione per i vertici dell’Università “Gabriele d’Annunzio” ossia per il Rettore Carmine Di Ilio e il Dg Filippo Del Vecchio. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Antonella Radaelli. La notizia ha cominciato a fare il giro di aule e corridoi di Chieti e Pescara nella tarda mattinata.
Soprattutto nei piani alti di via dei Vestini, sede del rettorato e della direzione generale, in molti hanno notato un gran trambusto di voci e movimenti. Nel primissimo pomeriggio dovrebbe, infatti, esser loro notificato il provvedimento direttamente presso la sede amministrativa dell’Ateneo.
L’inchiesta del pubblico ministero Giancarlo Ciani è stata avviata dopo un esposto in Procura del professor Luigi Capasso ( ex membro del consiglio d’amministrazione dell’ateneo nonchè ex direttore del Museo universitario e da qualche giorno ufficialmente candidato all’ermellino di Magnifico): nell’esposto di Capasso molto ruota intorno alla revoca, senza preavviso, della sua nomina a componente del Cda laddove il professore avrebbe potuto optare fra il Cda o la direzione del Museo dell’ateneo.
Le ipotesi accusatorie formulate dalla Procura andavano dal falso all’abuso sia per Di Ilio che per Del Vecchio, passando per la violenza privata (in relazione al contenuto di alcune lettere inviate a Capasso) accusa questa per il solo rettore in scadenza di mandato.