L’AQUILA – Impazza la moda di sponsorizzare la propria università. All’Aquila, da giorni ormai, tra i ragazzi non si parla d’altro. In poche parole la moda del momento è scrivere sul proprio corpo, preferibilmente sulle parti più “intime”, l’amore verso la propria facoltà. “I Love Univaq” è la frase più usata, insieme ad altre allo stesso modo ricorrenti.
Ovviamente al tutto va data un’adeguata visibilità e quale mezzo migliore se non un profilo Facebook ufficiale. Spotted: “Univaq” – L’Aquila è la pagina dedicata a tutti gli scatti di questo tipo. E, come ogni social network che si rispetti, i commenti alle foto sono i più svariati. Ce ne sono di ogni tipo, tra cui anche tanti negativi.
Per questo motivo gli amministratori della pagina hanno sentito il bisogno di fare alcune precisazioni. Questo il loro scritto: “Abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni in quest’ultima mezz’ora di ragazzi che ci seguono e non solo, i quali ci dicevano che determinati professori, che qui non sto a dirvi i nomi per “privacy”, stanno reclutando gente su un gruppo (ovviamente l’hanno fatto segreto) di nome “Docenti e alunni uniti per il nome dell’univaq”!!!
Sono molto arrabbiati e infastiditi, ma non perchè all’università mancano servizi e strutture, non perchè il servizio pubblico di trasporto salta corse, arriva (se arriva) costantemente in ritardo ma il prezzo degli abbonamenti cresce sempre esponenzialmente”.
“Non sono manco furibondi – continuano da Spotted Univaq – perché a noi studenti ci tocca pagare affitti stratosferici per case fatiscenti o perché dopo 7 anni dal sisma ancora la mensa si trova in una “scatoletta” sovraffollata o magari potete pensare che si stanno tanto alterando per le borse di studio che gli studenti beneficiari ancora aspettano per riuscire a coprire i costi della stessa vita universitaria….
eh no ragazzi codeste persone, si stanno arrabbiando e promettono battaglia per contrastare NOI!! Noi ragazzi svergognati e impuri, che ridicolizziamo L’Aquila!!”
E ancora: “Si lamentano delle foto pubblicate sulla nostra pagina, quando basterebbe accendere un qualsiasi televisore su un qualsiasi canale in cosi detta “fascia protetta” per vedere sederi e seni in maniera molto più completa e spudorata rispetto ai post che abbiamo pubblicato noi in forma goliardica! Al posto di lamentarsi e promettere guerra dalla rettrice per due foto e cosi difendere il nome dell’univaq, dovrebbero prepararsi a fare battaglia per i seri motivi che tutti i giorni colpiscono noi che a L’Aquila viviamo e la viviamo!! Non vedere noi come il male da estirpare, ma capire che qui la parte davvero marcia siete tutti voi che dall’alto della vostra posizione giudicate e date sentenze lamentandovi solo per quello che vi fa comodo, cari professori e non solo. Spotted non sono gli admin di questa pagina che si limitano spesso a fare il copia e incolla…. SPOTTED SIAMO NOI TUTTI!!!”
Polemiche a parte, gli studenti continuano a postare immagini di ogni genere. E scommettiamo che la moda del momento andrà avanti ancora per un bel po’.