PESCARA – Luigi Panzone, 57 anni, docente di tecnica bancaria e professionale all’Univerista’ d’Annunzio di Pescara, Michele D’Alba, 55 anni, imprenditore foggiano molto noto per una cooperativa (“Tre fiammelle”) che opera nel settore delle pulizie, e Angelo Riccardi, 45 anni, sindaco di Manfredonia. Per i tre, su disposizione del gip del Tribunale di Pescara Luca De Ninis sono state eseguite oggi altrettante misure cautelari.
Il primo e’ ai domiciliari, gli altri due sono stati sottoposti all’obbligo di dimora. Devono rispondere, a vario titolo, di corruzione, falso ideologico e peculato. Al centro dell’indagine, alcuni esami universitari sostenuti da D’Alba e Riccardi nel 2012, nella facoltà di Scienze Manageriali, e per i quali ci sarebbe stata l’intercessione, in favore dei due, di Panzone, in cambio di somme di denaro, elargite o promesse al docente, gia’ coinvolto in un’altra vicenda giudiziaria.
Stando alle prime indiscrezioni emerse sull’inchiesta, Panzone, per l’accusa, avrebbe segnalato i due ‘studenti’ ai suoi colleghi per consentire loro di superare positivamente e agevolmente alcuni esami, e le sue pressioni sarebbero andate a buon fine tanto che le prove sarebbero state superate senza neppure essere sostenute oppure con uno sforzo davvero minimo. Panzone avrebbe ottenuto 13 mila euro con la promessa di ottenerne altri 50 mila. Il tutto in base a quanto sostiene l’accusa. Il sindaco, poi, avrebbe utilizzato auto e autista dell’amministrazione per raggiungere Pescara. Le indagini, affidate alla Digos e coordinate dal pm Valentina d’Agostino che ha richiesto le misure cautelari, sono ancora in corso. Oltre alle intercettazioni si e’ fatto ricorso a pedinamenti e servizi di osservazione.