CHIETI – Inscritti in calo nella maggior parte delle Università italiane e l’a D’Annunzio di Chieti – Pescara si avvia sulla stessa scia delle “colleghe”. In calo anche gli aspiranti camici bianchi dopo i test d’accesso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria. A giocarsi la chance di diventare dottore sono stati solo 1.221 candidati, mentre l’anno scorso erano stati 1.519.
Un trend in discesa già da qualche anno che si spiega sia con il fatto che la crisi economica incide sulla scelta delle famiglie, sia col fatto che per la prima volta quest’estate il Ministero ha messo a disposizione di chi volesse provare un test psico-attitudinale che forse ha scoraggiato più di qualcuno.
A disposizione ci sono 180 posti più 10 per gli studenti extracomunitari non residenti, per quanto riguarda Medicina, e 30 posti più 5 per gli extracomunitari non residenti, per quanto riguarda Odontoiatria.
La novità di quest’anno è la mancata schermatura delle aule, per la prima volta dopo tanti anni. È vero che non era consentito sedersi al banco con cellulari, altri apparecchi telematici e neanche borse, ma resta la domanda su come mai quest’anno si sia rinunciato alla schermatura, regolarmente in vigore in altri atenei.
Per assicurare la massima regolarità sono stati rafforzati i controlli aumentando il personale e superando anche il numero fornito dal ministero: consegnati prima dell’ingresso in aula cellulari o altri apparecchi informatici. Senza contare che durante il test non ci si poteva alzare per nessun motivo, neanche per andare in bagno.
I test, a detta dei partecipanti, sono risultati duri e difficili. Tutti, infatti, hanno già un piano di scorta: in generale è cercare di entrare nelle facoltà delle professioni sanitarie, che hanno test molto più accessibili.
Situazione simile all’Aquila ma con meno posti disponibili: sono stati quasi settecento i partecipanti al test di ammissione. Neodiplomati al primo tentativo ma anche meno giovani che non essendo riusciti ad accedere negli anni scorsi ci riprovano. Alla facoltà di Medicina del capoluogo ci sono 163 posti a disposizione, 98 per Medicina e Chirurgia, ai quali se ne aggiungono cinque riservati a studenti extracomunitari residenti all’estero, e 30 per Odontoiatria e protesi dentaria, ai quali si aggiungono 20 per studenti extracomunitari e non residenti in Italia e 10 non comunitari residenti invece all’estero. Molti dei concorrenti avevano partecipato il 4 settembre al test d’ingresso per le Professioni sanitarie. Secondo alcuni la difficoltà del test è aumentata negli ultimi anni.