ROMA – Sono negativi i primi test sui vaccini anti-influenzali. Ad annunciarlo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che rassicura dopo la psicosi dei giorni scorsi: «Dall’Istituto superiore della Sanità vengono risposte molto confortanti: l’esame del primo lotto (e poi del secondo, ndr) ha dato esito completamente negativo. Non c’è alcuna contaminazione. Vale sempre – ha aggiunto il ministro Lorenzin – il principio di precauzione. Andremo avanti con la coltura batteriologica che impiegherà alcuni giorni. Ma questo primo esame negativo è una buona notizia, un fatto realmente importante». «Abbiamo seguito tutte le procedure necessarie, ma purtroppo scatta la paura che però è superiore al rischio», ha concluso.
Nei giorni scorsi si era anche infiammata un polemica politica con le Regioni. Ora il ministro smorza i toni, sottolineando tuttavia i ritardi registrati in alcuni casi dagli enti locali nella denuncia delle disfunzioni: «Con le Regioni non c’è nessuna polemica, nessun rimprovero, nessun scaricabarile. Ma la volontà costruttiva di coprire le falle, di rimuovere le criticità emerse». «Di fronte a una crisi sanitaria bisogna capire cosa non è funzionato: l’Aifa ha riscontrato dei ritardi nella ricezione di schede complete da Sicilia e Molise, di 10, 12 e anche 15 giorni. Criticità – ha sottolineato il ministro – da rimuovere. La legge parla di “tempestività” nella comunicazione. Io ho proposto un emendamento sulla farmacovigilanza che parli di 24-48 ore e introduca sanzioni in caso di omessa segnalazione».
Intanto l’Aifa ha comunicato che sono 19 i casi di morti sospette legate all’uso del vaccino anti influenzale segnalate dalle Regioni. Ma i risultati degli accertamenti sulla morte, venerdì scorso, di un uomo di 68 anni a Cuneo hanno stabilito che non c’è nessuna relazione tra la somministrazione del vaccino antinfluenzale Agrippal e il decesso. L’uomo, che soffriva di altre patologie, è morto per la rottura dell’aorta. La procura di Torino intanto ha aperto un’inchiesta, al momento senza indagati e senza ipotesi di reato, proprio sull’Agrippal. A Bologna, invece, la Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti sulla donna di 72 anni morta dopo il vaccino. In Umbria è stata segnalata un’altra morte sospetta.
L’Ue ha invece fatto sapere che fuori dall’Italia non si sono ancora registrati casi sospetti. «Al momento» la situazione problematica sul vaccino antinfluenzale «sembra limitata solo all’Italia e deve essere ancora valutata», ha detto un portavoce della Commissione, ricordando che ci sono «verifiche in corso da parte delle autorità italiane» e che «la relazione di causa-effetto» tra vaccino e decessi «non è ancora stata stabilita». In «caso di necessità», se emergessero sviluppi, la Commissione se ne occuperà.