CASOLI – Sarebbero circa 12 mila i posti di lavoro a rischio nella Valle del Sangro, secondo una stima fatta da Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Flp e Findici. “La situazione di precarietà e di difficoltà e le disfunzioni che si evidenziano nel Consorzio per lo Sviluppo industriale del Sangro, causate soprattutto dalla Legge Regionale di costituzione dell'Arap ( Agenzia Regionale Attività Produttive) – dicono i sindacati – hanno di fatto bloccato qualsiasi tipo di investimento teso alla manutenzione e al miglioramento degli impianti ed infrastrutture gestiti dal Consorzio industriale”.
“Il protrarsi di questa situazione di stallo – aggiungono – può comportare , nel giro di poche settimane, il blocco dell'erogazione dei servizi alle aziende del territorio che rischiano di non ricevere quei servizi essenziali, servizio idrico potabile, industriale, raccordo ferroviario, depurazione delle acque, trattamento delle acque, pubblica illuminazione, con gravissime ripercussioni sull'apparato produttivo di una delle aree a maggiore concentrazione industriale della nostra Regione”.
I sindacati chiedono allora un intervento dell’Assessore regionale allo Sviluppo Economico e a tutte le forze politiche di rimuovere tutti gli ostacoli che ad oggi anche per effetto della Legge regionale del 2009, inibiscono le attività del Consorzio, creando forti disfunzioni ai servizi erogati alle aziende, con gravi ripercussioni economiche ed ambientali.