
PESCARA – Passate le festività pasquali si torna al lavoro. Venerdì ci sarà l’anticipo all’Adriatico contro il Novara. Oggi doppia seduta al Poggio degli Ulivi di Città Sant’Angelo. Lavoro fisico e tattico al mattino, al pomeriggio partitella in famiglia. Differenziato per Schiavi e Fornito che continuano il loro percorso riabilitativo, personalizzato per Bocchetti per il torcicollo. Stop per Samassa per un risentimento muscolare: nei prossimi giorni effettuerà esami di controllo. Fermo anche Cosic per la tonsillite.
“Manconi e Sansovini sono certamente gli uomini più temibili del Novara – ha detto Simone Salviato ex della partita insieme a Mascara -. Hanno dato nuovo vigore a questa squadra che sta lottando con tutte le sue forze per uscire dai bassifondi della classifica e per tornare a respirare. Da parte nostra dobbiamo giocare come avevamo iniziato a fare contro l’Avellino con quella dose di fiducia che ci era mancata: abbiamo un ottimo organico e dobbiamo ancora credere che tutto è ancora possibile. Noi ci crediamo e abbiamo voglia di dimostrarlo: ci sono ancora 21 punti da assegnare e cercheremo di conquistarne il maggior numero possibile”.
Per quanto riguarda il cammino dei biancazzurri, invece, numeri alla mano, Cosmi e Marino si equivalgono. Tredicesima sconfitta stagionale, terza della gestione per il neo mister. I numeri, inizialmente positivi, oggi non lo sono più. Sotto l’egida del tecnico perugino, i biancazzurri hanno ottenuto tre successi, tre pareggi e subito altrettante sconfitte. Il Pescara non vince dalla trasferta di Latina dello scorso 25 marzo. Nelle successive 4 gare, il delfino ha subito due ko, contro Brescia e Novara e racimolato la miseria di due punti frutto di altrettanti pareggi contro squadre, eufemisticamente non irresistibili,come Reggina e Cittadella. I play-off si sono allontanati, mentre il margine di vantaggio sul Novara quint’ultimo in graduatoria si è ridotto da 10 a sette lunghezze. Perciò, se malauguratamente venerdì non dovesse arrivare una vittoria, ci sarebbe davvero da preoccuparsi.