L’AQUILA – A quasi quattro anni anni di distanza, c’è ancora chi non dimentica quella terribile notte. E non solo in Abruzzo. In un piccolo comune lombardo, infatti, ci sarà un’intera serata dedicata all’Aquila. Storie ed immagini per raccontare vita, sogni e ostacoli dopo il 6 aprile 2009. Alle 21 di domani sera Cornate d’Adda (Monza) ha scelto di dedicare una serata a una tra le principali tragedie della storia recente italiana, ripercorse con gli occhi di chi le ha vissute. L’occasione e’ data dalla presentazione del libro ‘Ventitre secondi’ (Kellerman) di Alessandro Aquilio, di cui la cantautrice Paola Turci ha curato l’introduzione e definito da Walter Veltroni “un libro universale”, e del mediometraggio “La tana del bianconiglio” di Linda Parente che vede tra gli interpreti Maria Grazia Cucinotta.
Ci saranno due testimonianze: quella, appunto, di Alessandro Aquilio, e di Linda Parente, regista del mediometraggio “La tana del bianconiglio” che sara’ proiettato nel corso dell’evento. Al centro dell’iniziaiva, il coraggio delle popolazioni colpite nell’affrontare il dramma del terremoto, il desiderio di raccontare cosa sia L’Aquila oggi e il desiderio di rinascita. Ventitre secondi di cui la cantautrice Paola Turci ha curato l’introduzione, da mesi sta percorrendo l’Italia e l’Europa per far si’ che si continui a parlare dell’Aquila: 50 citta’ toccate sino ad ora, compreso il Salone del Libro di Torino, Londra (dove ha ricevuto l’apprezzamento dell’ambasciata italiana) e Basilea (dove ha ricevuto l’Ace Award).
Conta una pagina Facebook con 2.500 iscritti e prosegue il proprio impegno per non far dimenticare il terremoto dell’Aquila, nella convinzione che la ricostruzione sia in primo luogo un diritto e un dovere degli aquilani, nessuno escluso. Ma anche dei Governi (centrale e locale) che devono far propria la tragedia aquilana. “Ringrazio di cuore gli organizzatori per aver scelto il mio libro come eco delle storie di migliaia di miei concittadini e per aver scelto di ricordare L’Aquila, a quattro anni da quella terribile notte. Per noi aquilani e’ fondamentale che l’Italia non dimentichi cio’ che e’ stato e che ancora e'” commenta l’autore Alessandro Aquilio. “Nel mio racconto ho scelto di raccontare il dramma di centomila persone attraverso la storia che conosco meglio, quella che ho vissuto. Il torto peggiore che l’Italia puo’ fare agli aquilani e’ l’oblio”.