PESCARA – Quattro mesi in tenda. Un tempo lungo, forse troppo. Oggi la novità: “Dopo 116 giorni in tenda, in attesa che il Prefetto ci ricevesse, polizia municipale e Digos ci hanno sgomberato”, così la famiglia di Alanno che viveva e dormiva proprio sotto il Comune di Pescara.
I componenti della famiglia, Alessandra Marsilii e il marito Francesco Roberto Cucinotta che con i loro tre figli dimoravano nella tenda in piazza Italia si sono trovati a dover sgomberare il prato dove stavano cercando di sottoporre all’attenzione pubblica la loro situazione. Naturalmente i protagonisti della odissea abitativa che va avanti da mesi, non hanno opposto resistenza: hanno tolto la tenda e altro materiale, ma hanno anche assicurato che, comunque, rimarranno lì. Dormiranno all’aperto.
Chiedono di parlare con il Prefetto di Pescara. La loro casa di proprietà di Alanno, come noto, è stata dichiarata inagibile per via delle infiltrazioni dovute a un canale di scolo di proprietà del Comune che passa sul terreno dei Cucinotta senza che loro “abbiano mai dato il permesso”. Alla famiglia è stata assegnata una casa popolare ad Alanno ma inizialmente, ha spiegato Alessandra, le condizioni non erano tali da viverci soprattutto alla luce di muffa e umidità che certo bene non fanno a uno dei tre figli che soffre di asma.
Roberto spiega, inoltre, che pur essendo stati rassicurati sui lavori per migliorare la vivibilità dell’alloggio popolare di Alanno, nonostante abbia chiesto tramite avvocato le certificazioni sulla ristrutturazione della casa popolare in questione, le certificazioni dopo 15 giorni, però, non sono ancora arrivate nelle mani della famiglia Cucinotta. Quattro mesi in cui la famiglia ha ricevuto la solidarietà dei cittadini, ma non da parte delle Istituzioni.