
SILVI – L’istanza di dissequestro è stata accolta parzialmente. In pratica si può riaprire il tratto autostradale del viadotto del Cerrano ai mezzi pesanti tranne ai trasporti eccezionali e di merci pericolose”, lo annunciano i sindaci di Silvi Andrea Scordella e di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti.
E’ la decisione del giudice del Tribunale di Avellino sulla vicenda del viadotto Cerrano interdetto da diversi giorni al traffico dei mezzi pesanti. La direzione del 7° Tronco di Autostrade per l’Italia ha comunicato la decisione al sindaco di Silvi, Andrea Scordella. La riapertura al traffico, secondo le prime informazioni, sarebbe per tutti i camion, esclusi i mezzi adibiti ai trasporti eccezionali o di merci pericolose. Sulla tempistica, al momento, non si conoscono ulteriori informazioni. Intanto proprio stamani, i commercianti della zona avevano lamentato i gravi danni che stanno subendo con il caos sulla Statale 16 venutosi a creare con la deviazione dei Tir sulla Adriatica con la chiusura del viadotto del Cerrano.
Una situazione diventata insostenibile per i residenti dei comuni di Silvi, Montesilvano, Città Sant’Angelo, Pineto e di altri che ricadono sulla SS16 congestionata dal traffico dei mezzi pesanti, con aria malsana, lamentano i cittadini, e anche rumori. Proprio due giorni fa, il sindaco di Silvi, Andrea Scordella, aveva predisposto oltre alla centralina per la misurazione della qualità dell’aria dell’Arta già posizionata, un fonometro per il rilevamento dell’eventuale inquinamento acustico. Si attendono, ora, maggiori informazioni in merito ai tempi e ai modi della riapertura parziale del viadotto del Cerrano sulla A/14, ai mezzi pesanti, esclusi i trasporti eccezionali e di merci pericolose.
In merito interviene il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: “La notizia del parziale accoglimento dell’istanza di dissequestro del viadotto Cerrano, lungo l’autostrada A 14, ci lascia soddisfatti ma solo parzialmente. Il divieto di transito che permane nei confronti dei trasporti eccezionali e dei trasporti di merci pericolose continuerà comunque a gravare sulla Statale 16, causando disagi per i cittadini dei territori attraversati. Nei prossimi giorni monitoreremo il tratto interessato per quantificare il volume di traffico che insisterà sulla viabilità ordinaria. In ogni caso, adesso, passata la fase acuta dell’emergenza, chiederò al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti un tavolo per affrontare seriamente la questione relativa al corridoio Adriatico, a cominciare dal destino dell’autostrada e della Statale 16 senza trascurare la viabilità ferroviaria. E’ importante progettare lo sviluppo del Corridoio Adriatico insieme alle altre Regioni in rappresentanza dei territori interessati al fine di definire una strategia adriatica per il potenziamento delle infrastrutture e dei collegamenti”.