VASTO – Due minorenni sono stati arrestati per riduzione in schiavitù, violenza sessuale di gruppo, violenza privata e cessione aggravata di sostanze stupefacenti. La loro vittima è una ragazzina di 16 anni non ancora compiuti, costretta, sotto ricatto, a compiere atti sessuali pena la diffusione tramite social di sue foto e video osé.
La ragazza conosce uno dei due, il più grande, un paio di anni fa con lui inizia una frequentazione Lui, in modo fraudolento, riprende con il telefonino i loro approcci intimi. Da quel momento cominciano i ricatti e le minacce e la giovane viene indotta a proseguire i suoi atti, anche con altri ragazzi, e se si fosse rifiutata tutto il materiale girato sarebbe stato diffuso sul web.
In una circostanza particolare la ragazza sarebbe stata anche costretta a fumare uno spinello, anche in questo caso regolarmente ripresa con il telefonino per realizzare immagini pronte per essere diffuse se lei si fosse stancata del perverso gioco. L’incubo, però, s’interrompe nel momento in cui, supportata da un’ amica e stanca di conseguenze anche e soprattutto sul piano del rendimento scolastico, decide di rivolgersi ai carabinieri.
In accordo con la Procura dei Minori ad un nuovo appuntamento con i suoi aguzzini la ragazza si presenta con i Carabinieri che bloccano i responsabili sequestrando anche smartphone e tablets. Nelle perquisizioni domiciliari, alla presenza dei genitori, in un appartamento in particolare viene anche rinvenuta della cannabis che irrobustisce ancora di più l’impianto accusatorio. La mamma della vittima era all’oscuro di tutto.
I due minori sono stati prelevati all’alba di questa mattina nelle loro abitazioni e condotti presso l’Istituto Penale per i minorenni di Casal del Marmo di Roma e devono rispondere di pesanti accuse: riduzione in schiavitù, pornografia minorile, violenza sessuale di gruppo, violenza privata, atti persecutori e per uno in particolare anche di cessione di sostanza stupefacente del tipo cannabis, aggravata dalla minore età del ricevente.