LANCIANO – Per la Virtus è stata la seconda sfida consecutiva giocata su un campo al limite della praticabilità. La gara ha messo in evidenza tante analogie positive con la sfida contro il Brescia, anche se il risultato finale è stato diametralmente opposto quello di una settimana fa. Antonio Piccolo si è confermato l’elemento più in palla del momento, capace di creare spazi ma anche di rendersi pericoloso in fase di finalizzazione. Il ritorno di Thiam e la conferma di Ferrario al centro della difesa sono altri due elementi col segno più.
La differenza con la gara precedente si è vista con una maggiore ricerca della forma rispetto alla sostanza. Il gioco c’è stato e quello che in parte è mancato è stato l’aspetto della concretezza. In effetti, qualche frangente di gioco poteva essere gestito più concretamente e in modo, se vogliamo, più efficace dai rossoneri. Sulla sfida del Granillo Baroni ha le idee chiare: “Abbiamo disputato una buona gara su un campo difficile – ha detto – reso pesante dalla pioggia”. Sull’incidenza sottoporta, il mister ammette: “Non siamo stati determinati in zona gol, in una delle rare occasioni che la Reggina ha avuto – ha proseguito Marco Baroni – sono riusciti a passare in vantaggio. Rimane l’amarezza – ha aggiunto l’ex difensore del Napoli scudettato – per aver disputato una gara valida almeno per quel che riguarda il profilo del gioco. Ora – ha concluso Marco Baroni – dobbiamo dimenticare questa battuta d’arresto e concentrarci sulla prossima gara contro il Cesena che è un avversario molto ostico”.
Sconfitta a parte, la squadra frentana riprende oggi la preparazione perché venerdì sera c’è l’anticipo di campionato contro il Cesena. Venerdì dovrebbero tornare completamente a disposizione dell’allenatore Baroni sia Federico Amenta che Gianmarco Comi, i due assenti dell’ultima gara contro i calabresi.