LANCIANO – La Virtus poteva rilanciarsi in un sol colpo. Tre punti sarebbero stati fondamentali per riprendere il cammino verso un sogno. In realtà anche nell’ultima giornata in casa frentana si è vissuto un vero e proprio incubo. Adesso ci sono ben undici squadre in otto punti e se la squadra di Baroni non avesse collezionato la terza sconfitta consecutiva, adesso staremmo a fare ben altri discorsi. Ma tant’è.
Altri tre gol al passivo: otto gol negli ultimi due turni tenendo conto anche della brutta sconfitta all’Euganeo per 5-1 contro il Padova. Sono invece 11 i gol subiti nelle ultime cinque giornate, con la vittoria che manca dal 15 marzo, nel 2-1 interno contro il Novara mentre è dal primo marzo, nella vittoria di misura contro la Juve Stabia al “Biondi” che Sepe è costretto a raccogliere la palla nella propria rete.
L’attacco non va certamente meglio, soprattutto in questa seconda parte di stagione. Non mancano certo i nomi, tra Comi, Falcinelli passando per Ragatzu, Turchi e Piccolo e dal giovane Thiam ma il reparto avanzato ha messo a segno solo quattro delle undici rete segnate in queste dodici giornate del girone di ritorno. Pesa tanto l’imprecisione delle punte di Marco Baroni. Un esempio è l’errore di Thiam sotto porta nelle prime battute contro il Modena che da due passi non è riuscito a deviare la palla verso la porta difesa da Pinsoglio e che poteva indirizzare su altri binari la sfida dei canarini.
Adesso il calendario non riserva niente di buono alla Virtus: prima il Siena di Beretta che cerca punti per i play-off dopo la sconfitta al “Tombolato” contro il Cittadella. Poi gli abruzzesi saranno attesi da quattro sfide di fuoco contro Empoli, Varese, Trapani e Palermo prima del derby contro il Pescara tra cinque turni di campionato. La serie A è ancora alla portata, ma bisogna sudarsela come non mai.